LA LOCATION


Aci Castello
A poco più di 10 chilometri da Catania, si trova Aci Castello, un antico borgo marinaro posto a 15 metri s.l.m. Il nome Aci Castello deriva dall’omonimo castello costruito nel 1076 dai Normanni su un vicino colle di pietra lavica. Storicamente un primo castello fu edificato nel VII secolo d.C. dai Bizantini su di una preesistente fortificazione di periodo romano, forse del 38 d.C., chiamato Castrum Jacis e volto alla difesa della popolazione dalle scorrerie. Nel Medioevo esso fu il fulcro dello sviluppo del territorio circostante. In epoca normanna proprio attorno al castello venne fondato il primo borgo. Intorno al 1170 il borgo venne completamente distrutto da un terribile terremoto e solo nel 1530 fu ricostruito e ripopolato. Nel corso degli anni, pur mantenendo le sue antiche origini, si è via via trasformato in un prestigioso luogo balneare, meta di numerosi turisti.
L’elemento più caratteristico di Aci Castello è senza dubbio il Castello Normanno che domina la piazza principale del paese, delimitata da una lunga balconata da cui è possibile ammirare il mare sottostante e la suggestiva Riviera dei Ciclopi. Il castello, costruito con pietra lavica proveniente dal monte Etna, sorge su di un promontorio di roccia lavica a picco sul mare. Al castello si può accedere solo dalla piazza, attraverso una scalinata in muratura. Il ponte levatoio in legno, che oggi non esiste più, occupava parte della scalinata d’ingresso. Al centro della fortezza si trova il «donjon», la torre quadrangolare, fulcro del maniero. Rimangono poche strutture superstiti: l’accesso, che conserva i resti dell’impianto del ponte levatoio; il cortile dove si trova un piccolo orto botanico; alcuni ambienti, fra cui quelli dove è accolto il museo, una cappella, probabilmente d’epoca bizantina, ed un’ampia terrazza panoramica sul golfo antistante. Attualmente è sede di un museo civico diviso in tre sezioni: mineralogia, paleontologia ed archeologia. Di particolare interesse architettonico risulta la Chiesa Madre, con notevoli affreschi di Pietro Vasta (1697-1760).
Ricchissima di odori, sapori e colori, la cucina dei molti e rinomati ristoranti di Aci Castello e Aci Trezza offre una grande varietà di pietanze prelibate.

Isola Lachea
E’ conosciuta come l’Isola delle Capre di Omero (libro IX dell’Odissea), assieme ai faraglioni, forma il cosiddetto Arcipelago dei Ciclopi.
Misteriosa e selvaggia, è il posto migliore dove potersi immergere in acque pulite e trasparenti e su un fondale mozzafiato.
Purtroppo non esiste un servizio organizzato per raggiungere l’isoletta, ma ci si può comunque arrivare: i più sportivi possono optare per una bella nuotata o una pagaiata in canoa, mentre la maggior parte dei turisti si lascia trasportare da antiche imbarcazioni in legno guidate da “trezzoti” o da anziani pescatori.
Si trova a 400 metri dalla costa, si può essere raggiungere in barca o in canoa.

Aci Trezza
Aci Trezza (‘A Trizza in siciliano) è un centro peschereccio di antica e notevole tradizione, famoso per il suo paesaggio.
Il panorama di Aci Trezza è dominato dai faraglioni dei Ciclopi: otto pittoreschi scogli basaltici che, secondo la leggenda, furono lanciati da Polifemo ad Ulisse durante la sua fuga. Poco distante dalla costa (a circa 400 m di distanza), è presente l’isola Lachea, identificata con l’omerica isola delle Capre.
Fu il paese in cui Giovanni Verga ambientò il famoso romanzo “I Malavoglia” (1881) e nel quale, nel 1948, venne girato il film ad esso ispirato “La terra trema” di Luchino Visconti e Antonio Pietrangeli, capolavoro del neorealismo realizzato con attori non professionisti abitanti del luogo.
Non distante dalla Chiesa del Patrono, in base ad alcuni elementi descrittivi forniti dal Verga nei Malavoglia, è stata identificata la Casa del Nespolo (l’abitazione di Padron ‘Ntoni) nella quale è stato allestito un piccolo museo contenente oggetti della tradizione marinara ed una sezione fotografica dedicata al film di Luchino Visconti.

Acireale
E’ conosciuta come l’Isola delle Capre di Omero (libro IX dell’Odissea), assieme ai faraglioni, forma il cosiddetto Arcipelago dei Ciclopi.
Misteriosa e selvaggia, è il posto migliore dove potersi immergere in acque pulite e trasparenti e su un fondale mozzafiato.
Purtroppo non esiste un servizio organizzato per raggiungere l’isoletta, ma ci si può comunque arrivare: i più sportivi possono optare per una bella nuotata o una pagaiata in canoa, mentre la maggior parte dei turisti si lascia trasportare da antiche imbarcazioni in legno guidate da “trezzoti” o da anziani pescatori.
Si trova a 400 metri dalla costa, si può essere raggiungere in barca o in canoa.

Taormina
La storia di Taormina è avvolta dal fascino e dal mistero. Nel 358 a.C. i Siculi che si erano insediati sul monte Tauro accolsero i superstiti della colonia greca di Naxos. Lì fondarono Tauromènion e diedero alla città la configurazione di una colonia greca, con l’agorà, l’acropoli e il Teatro Antico. La tirannide di Dionisio II non risparmiò Taormina, che venne annessa all’ellenistico Regno di Sicilia fino a quando i romani non dichiararono provincia romana l’intera Sicilia.
Alla caduta di Roma, Taormina divenne la capitale della Sicilia bizantina. Fu conquistata dagli arabi, distrutta e ricostruita come Emirato di Sicilia. Nel 1079 il normanno Ruggero I espugnò la città dopo aver conquistato il resto dell’isola.
Durante il periodo normanno la città godette di una lunga prosperità. Taormina fu meno fortunata sotto il dominio di spagnoli e francesi, finché non venne riscoperta in tempi recenti come meta turistica carica di splendore.
Tra monumenti importanti e siti storici, scegliere cosa vedere a Taormina può essere travolgente. Se non volete perdervi neanche uno dei luoghi magici della città, ecco 6 luoghi imperdibili.
Isola Bella è il simbolo di Taormina insieme al Teatro Greco, un isolotto pittoresco e suggestivo che dal 2011 è diventato Museo Naturalistico Regionale di Isolabella. Potete visitarlo dal martedì alla domenica dalle 9 al tramonto e raggiungerlo a piedi dal centro città attraverso un piccolo sentiero che parte dal belvedere Isola Bella.
Il Teatro Greco è l’altro simbolo di Taormina. Presenta una cavea scavata nella roccia in perfetta armonia con l’ambiente circostante e offre punto panoramico davvero unico: a sud ci sono l’Etna, la baia di Naxos e la città Taormina, mentre a nord la costa calabrese con lo stretto di Messina.
Un altro punto imperdibile di Taormina è Piazza IX Aprile, una terrazza panoramica affacciata sulla baia sottostante. Ricca di bar all’aperto, la piazza è il luogo perfetto in cui poter sorseggiare una granita, lasciarsi stupire dalla bellezza di Taormina e scorgere l’Etna in lontananza.